fondi strutturali
Accordi di partenariato 2014-2020: in Italiano il nuovo numero di Panorama della UE a cura della Commissione
StandardIl tema principale dell’edizione estiva della rivista Panorama è l’aggiornamento sui progressi riguardanti l’adozione degli accordi di partenariato con l’analisi in dettaglio del primo accordo adottato, quello della Danimarca, e un’intervista ai responsabili delle autorità di gestione danesi. Inoltre, la rivista ripercorre i passati dieci anni di allargamento con una panoramica sull’evoluzione degli Stati membri che hanno fatto ingresso in Unione europea a partire dal 2004 e su come tali stati abbiano tratto benefici dalla politica di coesione. Continua a leggere
Ricerca e sviluppo, infrastrutture e occupazione: la Banca Europea degli Investimenti si impegna a finanziare le imprese e i giovani italiani
StandardESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europei
StandardESIF: la nuova sigla unitaria dei Fondi strutturali per lo sviluppo dei territori europei http://agevo-facile.blogspot.com/2014/05/esif-la-nuova-sigla-unitaria-dei-fondi.html
La politica di coesione in sintesi
StandardLa presente scheda, in lingua italiana, è pubblicata (aggiornamento Marzo 2014) sul sito della Commissione Europea – Politica Regionale. Risponde in sintesi alle principali domande sulla nuova programmazione dei fondi strutturali e di investimento 2014-2020:
Che cos’è la politica di coesione?
Perché è stata introdotta una riforma di vasta portata?
Quali altri cambiamenti avranno luogo nel 2014-2020?
Quanto denaro verrà investito nel 2014-2020?
Qual è il vantaggio per i contributori netti?
Cosa offre la politica di coesione ai paesi maggiormente colpiti dalla crisi?
Che cosa è stato fatto per contrastare le frodi?
Perché è necessario che l’Ue faccia tutto questo?
A chi posso rivolgermi per quesiti sulla politica di coesione?
La politica di coesione e l’Italia
StandardLa presente scheda, in lingua italiana, è pubblicata sul sito della Commissione Europea – Politica Regionale. Descrive il percorso da intraprendere per dare piena attuazione in Italia alla politica di coesione dell’Unione Europea (fondi strutturali e di investimento) nel nuovo periodo di programmazione 2014-2020.
ESIF fondi strutturali UE (e-book gratuito)
StandardESIF: la nuova sigla unitaria dei Fondi strutturali per lo sviluppo dei territori europei
StandardApprovato dal CIPE l’Accordo di Partenariato per l’utilizzo dei fondi strutturali europei 2014-2020
StandardIl Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) ha approvato, nella seduta del 18 Aprile 2014, la proposta di Accordo di partenariato relativo alla programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei per il periodo 2014-2020, autorizzando contestualmente il competente Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio, a trasmetterlo alla Commissione europea per l’avvio del negoziato formale.
L’Accordo è frutto di un complesso processo di consultazione allargata a Ministeri, Regioni, Enti locali e partenariato economico sociale e dell’interlocuzione informale avviata con la Commissione europea.
Lo schema di Accordo prevede risorse a carico dei citati Fondi strutturali per oltre 41,5 miliardi di euro, di cui:
- 21,2 miliardi per il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR),
- 9,9 miliardi di euro per il Fondo sociale europeo (FSE),
- 10,4 miliardi per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), cui si aggiungeranno le risorse del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) la cui quantificazione sarà definita con il relativo regolamento comunitario di prossima approvazione.
A tali risorse comunitarie si aggiungerà il relativo cofinanziamento nazionale, che sarà definito in sede di programmazione operativa. Nell’Accordo sono previsti 11 obiettivi tematici focalizzati particolarmente su ricerca e innovazione, sostenibilità ambientale, efficientamento energetico e fonti rinnovabili, istruzione, trasporti, occupazione e inclusione sociale.
Approfondiamo:
PROGRAMMAZIONE 2014-2020
Il pacchetto legislativo sulla politica di coesione 2014-2020 introduce importanti cambiamenti, quali un coordinamento rafforzato della programmazione dei quattro fondi comunitari collegati al Quadro Strategico Comune 2014-2020 in un unico documento strategico, e una stretta coerenza rispetto ai traguardi della strategia Europa 2020 per la crescita intelligente, inclusiva e sostenibile dell’UE e rispetto agli adempimenti previsti nell’ambito del Semestre europeo di coordinamento delle politiche economiche.
L’Accordo di partenariato definisce, a livello di ciascuno Stato membro, i fabbisogni di sviluppo, gli obiettivi tematici della programmazione, i risultati attesi e le azioni da realizzare tramite l’impiego dei fondi strutturali. Il processo di preparazione del documento strategico è stato avviato con la presentazione da parte del Ministro per la coesione territoriale, d’intesa con i Ministri del Lavoro, e delle Politiche Agricole, Forestali e Alimentari, nel dicembre 2012, del documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi strutturali”, che ha definito l’impianto metodologico del nuovo ciclo, individuando sette innovazioni volte a rafforzare l’efficacia e la qualità della spesa dei fondi.
Le sette innovazioni di metodo sono riassumibili in altrettante parole chiave: risultati attesi, esplicitati in termini misurabili grazie a indicatori quantitativi dell’impatto prodotto sulla vita dei cittadini dagli interventi pubblici; azioni, da indicare in termini puntuali e operativi; tempi vincolanti e esplicitamente associati ai soggetti responsabili da cui dipendono le scadenze; partenariatomobilitato, da coinvolgere tempestivamente nei processi che portano alle decisioni sulle politiche sia in fase di programmazione sia in fase di attuazione; trasparenza, da esercitare attraverso il dialogo sui territori e secondo il metodo OpenCoesione; valutazione degli effetti prodotti dagli interventi di sviluppo cofinanziati e del modo in cui tale effetto ha luogo; rafforzamento del presidio nazionale sull’attuazione, attraverso il monitoraggio sistematico dei programmi cofinanziati e le verifiche sul campo per accertare lo stato degli interventi, l’assistenza e l’affiancamento strutturato dei centri di competenza nazionale alle autorità responsabili dell’attuazione, nelle situazioni maggiormente critiche.
Sulla base dell’impianto metodologico così definito, è stato avviato il confronto partenarialefinalizzato alla stesura dell’Accordo di partenariato, con una prima fase di consultazione molto ampia che, attraverso i lavori di 4 Tavoli tecnici e l’organizzazione di 17 Audizioni tematiche, ha coinvolto sia i livelli istituzionali sia le forze sociali ed economiche e i rappresentanti della società civile. I lavori dei Tavoli tecnici sono stati organizzati raggruppando le 11 grandi aree tematiche di possibile intervento dei fondi (c.d. Obiettivi tematici nel nuovo regolamento) su 4 missioni così individuate: “Lavoro, competitività dei sistemi produttivi e innovazione”; “Valorizzazione, gestione e tutela dell’ambiente”; “Qualità della vita e inclusione sociale”; “Istruzione, formazione e competenze”.
L’ampio confronto ha permesso di definire, secondo il metodo condiviso, il binomio risultati attesi (indicatori)-azioni per ciascuno degli Obiettivi tematici oggetto della proposta di regolamento. Al confronto partenariale è seguita la trasmissione alla Commissione europea di una versione preliminare dell’Accordo (9 aprile 2013) e una prima interlocuzione sul documento con i Servizi della Commissione nei giorni 22, 23 e 24 aprile 2013.
Il documento preliminare è stato successivamente rivisto per recepire i commenti della Commissione e anche per addivenire a una maggiore concentrazione delle scelte di intervento su un numero limitato di grandi obiettivi. E’ stata così elaborata una proposta sulla quale si è tenuto unconfronto serrato con le Regioni per l’articolazione della strategia a livello di categorie di regioni.
A dicembre 2013 è stata trasmessa alla Commissione europea una bozza avanzata dell’Accordo di Partenariato sulla base della quale prosegue il dialogo informale con i Servizi della Commissione. La presentazione ufficiale dell’Accordo di Partenariato e dei programmi operativi, per l’avvio del negoziato formale, dovrà avvenire entro 4 mesi dall’entrata in vigore dei regolamenti, con la possibilità di presentare i programmi al più tardi entro ulteriori 3 mesi dalla presentazione dell’Accordo.
Fonti:
– Sito del CIPE: http://www.cipecomitato.it/it/il_cipe/sedute/2014/
– Sito del Governo: http://www.governo.it/Presidente/Comunicati/dettaglio.asp?d=75459
– Sito del Dipartimento per lo Sviluppo/Agenzia per la Coesione: http://www.dps.gov.it/opencms/opencms/it/politiche_e_attivita/programmazione_2014-2020/index.html
– Sito della Commissione Europea – Politica Regionale: http://ec.europa.eu/regional_policy/what/future/index_it.cfm
Esito della seduta CIPE del 18/04/2014 (dal sito del CIPE):