Relazione Garante PMI

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L’edizione 2014 della Relazione del Garante per le Micro PMI, Giuseppe Tripoli, presentata al Presidente del Consiglio, come disposto dalla “Statuto delle Imprese” (L.180/2011), rappresenta uno dei primi atti approdati sulla scrivania del nuovo Ministro dello Sviluppo Economico.

La Relazione costituisce un utile strumento di lavoro per iniziare ad affrontare con decisione i problemi e le difficoltà che attanagliano il tessuto produttivo italiano. Oltre a una serie di dati e di analisi sulle condizioni in cui operano le imprese italiane, la Relazione contiene un fitto pacchetto di riflessioni e di indicazioni di policy che possono concorrere ad agganciare la ripresa economica. Nel lungo elenco di indicatori analizzati nella relazione del Garante, che sottolineano la gravità della situazione, figurano ad esempio la progressiva erosione dei saldi tra imprese nate e cessate degli ultimi anni, il pesante bilancio dei fallimenti del 2013, una situazione di perdurante razionamento del credito, così come i differenziali di costo nei confronti della media europea sui temi del credito, dell’energia, del fisco, degli oneri amministrativi, del sistema della logistica.

La relazione invita anche a focalizzare sugli aspetti di vitalità presenti nel tessuto produttivo italiano, presentando alcuni focus ad esempio sull’imprenditoria femminile, sui giovani, sulle imprese sociali, sull’internazionalizzazione – peraltro sostenuta dalle tante eccellenze del nostro Made in Italy – sulle start up innovative, sulle reti di impresa, sullo spostamento verso la filiera “full green“.
Uno dei sui obiettivi rimane infatti quello di mantenere viva l’attenzione per un’economia reale che è fatta di imprenditori, di persone creative e capaci che producono materialmente i beni e i servizi, spesso coniugando tradizione artigianale e innovazione.

Il coinvolgimento e il dialogo con le associazioni imprenditoriali e con le imprese, hanno consentito di raccogliere, rielaborare e veicolare tutta una serie di proposte normative. Già nella precedente relazione del 2013 il Garante aveva segnalato una serie di proposte, frutto di riflessioni condivise con le imprese, i sistemi imprenditoriali, e gli altri organismi ed istituzioni. Delle numerose proposte alcune sono state fatte proprie dal legislatore, altre sono ancora in discussione nelle sedi parlamentari.
L’edizione di quest’anno, oltre a fare il punto sulle misure effettivamente recepite e quelle ancora da attuare, offre un quadro sulle principali indicazioni di intervento ritenute prioritarie per sostenere la competitività e a volte la sopravvivenza stessa delle imprese.

Fonte: www.mise.gov.it

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Destinazione Italia è legge: si attendono i decreti attuativi per autoimprenditorialità giovani e donne, credito d’imposta ricerca, contributo per digitalizzazione PMI, minibond, etc.

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Stralcio dell’articolo di oggi (20/02/2014) sul Sole 24 Ore a firma di Carmine Fotina (fonte del presente post)
 
 
Il 19 Febbraio 2014 il Senato ha approvato in via definitiva la legge di conversione del Decreto “Destinazione Italia”: l’attuazione delle nuove misure è vincolata all’emanazione dei relativi decreti ministeriali.
La legge sconta un ridimensionamento delle ambizioni iniziali (scompare, rispetto al Decreto approvato dal Governo a dicembre, il tema delle Rc auto).
 
Di seguito sono sintetizzati alcuni punti significativi della legge:
 
Autoimprenditorialità (Invitalia): mutui a tasso zero per nuove imprese create da GIOVANI e DONNE estesi a COMMERCIO e TURISMO ed alle aziende COSTITUITE DA NON PIU’ DI 12 MESI;
 
– Il credito d’imposta fino a 2,5 milioni di euro annui per investimenti in RICERCA è limitato al 50% degli incrementi annuali di spesa;
 
– Confermato (ma in attesa del decreto attuativo) il voucher a fondo perduto fino a 10.000 euro per i processi di DIGITALIZZAZIONE delle imprese;
 
– Possibilità per le aziende che emettono MINIBOND di utilizzare come garanzia i propri beni strumentali, senza privarsi degli stessi;
 
– Introdotte facilitazioni per gli investitori in startup innovative;
 
– Nuovi Accordi di programma per la bonifica di siti industriali inquinati, con credito di imposta per spese in beni strumentali;
 
– Nuovo regime opzionale di incentivi a favore dei produttori di energia rinnovabile, con l’obiettivo di un abbattimento di costi per i consumatori pari a 850 milioni di euro.
 
 
Nei prossimi giorni fornirò approfondimenti sulla nuova legge: SEGUI AGEVOBLOG!
 
 
 


Il Fondo statale di Garanzia mette il turbo alle PMI femminili, con la copertura fino all’80% della garanzia richiesta su prestiti bancari

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AgevoBLOG: Il Fondo statale di Garanzia mette il turbo alle PMI femminili, con la copertura fino all’80% della garanzia richiesta su prestiti bancari.

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Il Fondo statale di Garanzia mette il turbo alle PMI femminili, con la copertura fino all’80% della garanzia richiesta su prestiti bancari

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AgevoBLOG: Il Fondo statale di Garanzia mette il turbo alle PMI femminili, con la copertura fino all’80% della garanzia richiesta su prestiti bancari.

Il Fondo statale di Garanzia mette il turbo alle PMI femminili, con la copertura fino all’80% della garanzia richiesta su prestiti bancari

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La Sezione Speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità”, riservata alle imprese a prevalente partecipazione femminile, è operativa dal 14 Gennaio 2014.

La sua dotazione è pari a € 10.000.000 da impiegare per la compartecipazione alla copertura del rischio sulle operazioni di garanzia ammissibili, con una ripartizione del 50% tra le risorse del Fondo di Garanzia e quelle della Sezione Speciale che, di fatto, può contare su una dotazione finanziaria complessiva di € 20.000.000.
Nell’ambito della Sezione Speciale, una quota pari al 50% della dotazione è riservata alle nuove imprese (start-up costituite o avviate non oltre 3 anni prima della richiesta di ammissione).

Beneficiari

Imprese femminili” così definite:

Piccole o Medie Imprese:
– società cooperative e società di persone costituite in misura non inferiore al 60% da donne
– società di capitali le cui quote di partecipazione spettano in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne
– imprese individuali gestite da donne.

Agevolazioni

Alle imprese femminili sono riservate condizioni vantaggiose per la concessione della garanzia e in particolare:

– possibilità di prenotare direttamente la garanzia
priorità di istruttoria e di delibera
esenzione dal versamento della commissione una tantum al Fondo
– copertura della garanzia fino all’80% sulla maggior parte delle operazioni

Come prenotare la garanzia

Per prenotare la garanzia, l’impresa deve inviare l’apposito modulo al Gestore tramite posta (raccomandata A/R) o fax (0647915005) o posta elettronica certificata. Ottenuta la delibera di approvazione del Comitato di gestione del Fondo, l’impresa può recarsi presso un intermediario finanziario (banca, società di leasing o confidi) che dovrà presentare richiesta di conferma della garanzia entro tre mesi dalla data di delibera del Comitato.
La prenotazione della garanzia è una procedura facoltativa. Le imprese femminili possono anche utilizzare il normale iter di accesso, rivolgendosi senza prenotazione a un intermediario finanziario che presenterà la domanda al Gestore del Fondo.


Disposizioni di carattere generale del Fondo

Per quanto riguarda le altre caratteristiche, la Sezione Speciale per le Pari Opportunità è regolata dalla normativa ordinaria del Fondo contenuta nelle Disposizioni operative in vigore. In particolare sono ammissibili alla Sezione Speciale tutte le operazioni previste dalle Disposizioni operative secondo i consueti criteri di valutazione economico-finanziaria.

Di seguito sono sintetizzate le principali caratteristiche del Fondo di Garanzia, valevoli anche per le imprese “non femminili”:

Vantaggi
Con il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l’Unione europea e lo Stato Italiano affiancano le imprese che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento.

Come funziona il Fondo di garanzia?
La garanzia del Fondo è una agevolazione del Ministero dello sviluppo economico, finanziata anche con le risorse europee dei Programmi operativi nazionale e interregionale 2007-2013, che può essere attivata solo a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari a favore delle PMI.
Il Fondo non interviene direttamente nel rapporto tra banca e impresa. 
Tassi di interesse, condizioni di rimborso ecc., sono lasciati alla contrattazione tra le parti. Ma sulla parte garantita dal Fondo non possono essere acquisite garanzie reali, assicurative o bancarie.

Beneficiari
L’impresa deve avere la dimensione di PMI (singolarmente o collegata e/o associata deve avere meno di 250 occupati e, contemporaneamente, registrare un fatturato inferiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio inferiore a 43 milioni di euro) ed essere valutata in grado di rimborsare il finanziamento garantito. Deve essere perciò considerata economicamente e finanziariamente sana sulla base di appositi modelli di valutazione che utilizzano i dati di bilancio (o delle dichiarazioni fiscali) degli ultimi due esercizi. Le start up sono invece valutate sulla base di piani previsionali.

Presentazione della domanda
L’impresa “non femminile” non può inoltrare la domanda direttamente al Fondo. Deve rivolgersi a una banca per richiedere il finanziamento e, contestualmente, richiedere che sul finanziamento sia acquisita la garanzia diretta. Sarà la banca stessa ad occuparsi della domanda. In alternativa, l’impresa (femminile o “non femminile”) si può rivolgere a un Confidi che garantisce l’operazione in prima istanza e richiede la controgaranzia al Fondo.
Tutte le banche sono abilitate a presentare le domande mentre occorre rivolgersi ad un Confidi accreditato.

Settori ammissibili
Possono essere garantite le PMI (femminili o “non femminili”) appartenenti a qualsiasi settore con l’eccezione dell’industria automobilistica, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dell’industria carboniera, della siderurgia e delle attività finanziarie. Nel trasporti sono ammissibili solo le imprese che effettuano trasporto merci su strada. Le imprese agricole possono utilizzare soltanto la controgaranzia rivolgendosi ad un Confidi che opera nei settori agricolo, agroalimentare e della pesca.

Oggetto e valore della garanzia
L’intervento è concesso, fino ad un massimo dell’80% del finanziamento, su tutti i tipi di operazioni sia a breve sia a medio-lungo termine, tanto per liquidità che per investimenti. Il Fondo garantisce a ciascuna impresa un importo massimo di 2,5 milioni di euro, un plafond che può essere utilizzato attraverso una o più operazioni, fino a concorrenza del tetto stabilito, senza un limite al numero di operazioni effettuabili.
Il limite si riferisce all’importo garantito, mentre per il finanziamento nel suo complesso non è previsto un tetto massimo.

Tempi di risposta
Le procedure sono snelle e veloci: in tempi rapidi vengono verificati i requisiti di accesso e adottata la delibera. L’impresa viene informata vie e-mail sia della presentazione della domanda sia dell’adozione della delibera.

IL GESTORE
Il Fondo di garanzia per le PMI è gestito per conto del Ministero dello Sviluppo Economico dal Raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalla mandataria Mediocredito Centrale S.p.A. e dalle mandanti Artigiancassa S.p.A., MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A., Mediocredito Italiano S.p.A. e ICBPI – Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane S.p.A.

Collegamenti

Nuova sezione speciale per le imprese femminili sul sito del Fondo di Garanzia:
www.fondidigaranzia.it/femminili.html

Approfondimento sul sito del Dipartimento Pari Opportunità:
www.pariopportunita.gov.it/index.php/component/content/article/2435

Scheda sintetica della misura (pdf):
www.pariopportunita.gov.it/images/stories/documenti_vari/UserFiles/FondoGaranzia/scheda_sintetica_imprend_femm_gennaio2014.pdf

Sito del Fondo di Garanzia per le PMI (femminili e “non femminili”):
www.fondidigaranzia.it/imprese.html

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Incentivi Invitalia alle imprese giovanili e femminili: modificata la normativa di riferimento

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Il Decreto Legge n. 145/2013 (“Destinazione Italia”), pubblicato sulla GU n. 300 del 23-12-2013, ha istituito un nuovo regime di aiuto per l’Autoimprenditorialità, ovvero la misura gestita da Invitalia per le imprese giovanili (D.Lgs. 185/2000 – Titolo I).

Rilevanti sono le novità che riguardano la misura, che finalmente si rivolge non solo ai giovani fino a 35 anni, ma anche alle donne indipendentemente dall’età.
Inoltre si estende all’intero territorio nazionale e non prevede più l’erogazione di contributi a fondo perduto, ma solo la concessione di mutui agevolati a tasso zero, per investimenti fino a 1,5 milioni di euro (per singola impresa).

Il nuovo regime di aiuto sarà pienamente operativo con l’emanazione, da parte di Mise e MEF, del Regolamento di Attuazione, che indicherà anche le modalità di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni.
Il D.L. 145 prevede la pubblicazione del Regolamento entro 90 giorni: contemporaneamente, sarà pubblicata sul portale di Invitalia tutta la modulistica di riferimento per la presentazione della domanda.

Per quanto riguarda invece gli incentivi per l’Autoimpiego (D.Lgs. 185/2000 – Titolo II), recentemente riattivati, le nuove attività condotte da disoccupati devono obbligatoriamente essere ubicate in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (fino ad Aprile 2013, invece, le stesse misure erano applicabili in tutto il territorio nazionale).

Per ulteriori informazioni, vai al sito di Invitalia

AgevoBLOG: Finanziamenti Invitalia: previste novità sull’autoimprenditorialità (Decreto Legislativo 185/2000 – Titolo I)

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