Bonus ricerca: previsto un potenziamento da parte del nuovo governo?

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Il sottosegretario Delrio ha parlato nei giorni scorsi, in un’intervista al Sole 24 Ore, di un nuovo credito d’imposta per le imprese che assumono ricercatori.
Tale intenzione appena abbozzata sembra delineare la volontà del nuovo governo, in tema di innovazione, di estendere l’efficacia di strumenti già esistenti come il credito di imposta per assunzioni qualificate entrato in vigore lo scorso gennaio e quello per spese incrementali in ricerca previsto dal decreto Destinazione Italia appena convertito in legge.

Entrambe le misure possono contare, per un periodo che non supera i 3 anni, su risorse abbastanza limitate, con vincoli (come l’assunzione nel primo caso e la soglia minima di investimento nel secondo) che rischiano di frenare la loro efficacia potenziale.
Da qui l’esigenza di una loro estensione e potenziamento, già con il Jobs Act preannunciato da Renzi.

Altri riferimenti delle politiche di innovazione del nuovo governo sembrano essere la green economy e la spinta alla internazionalizzazione delle imprese (in particolare attraverso la diffusione dei temporary manager).

Fonte: Sole 24 Ore del 1/03/2014.

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Misure immediate per ricerca e innovazione: imminente un pacchetto di incentivi per le imprese

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Nelle prossime settimane saranno emanati bandi da parte dei Ministeri dell’Università e Ricerca e dello Sviluppo Economico.

I ministri della Coesione Territoriale, Carlo Trigilia, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza e dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, hanno presentato al  Consiglio la relazione: “Ricerca e innovazione nelle imprese – Misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese”.
Un pacchetto di incentivi, per un totale di 250 milioni per il 2014, che si pongono come obiettivo quello di rafforzare la ripresa economica con azioni qualificate per la crescita e valorizzare immediatamente le opportunità offerte dal nuovo ciclo di programmazione europea. La finalità principale è di estendere l’occupazione qualificata e il potenziamento dell’innovazione e internazionalizzazione delle imprese.

Il finanziamento dell’intervento avverrà attingendo ai fondi strutturali europei per le Regioni del Mezzogiorno e a Fondi nazionali per le Regioni del Centro-Nord. Le azioni con copertura anticipata, attuate previa consultazione con la Commissione europea, in particolare riguardano i Programmi operativi a titolarità del Ministero dello sviluppo economico (Programma imprese e competitività) e del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Programma ricerca e innovazione), la cui dotazione finanziaria è pari, rispettivamente, a circa  3,2 miliardi di euro e circa 1,6 miliardi di euro.

La Commissione premia chi si impegna per una Europa a misura di PMI

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La Commissione europea ha inaugurato l’edizione 2014 dei Premi europei per la promozione di impresa, un concorso destinato a dare un riconoscimento alle iniziative più creative ed efficaci realizzate da enti pubblici e da partenariati pubblico-privati dell’UE a sostegno dell’imprenditoria e in particolare delle piccole e medie imprese.
In particolare, partiranno a breve le competizioni a livello nazionale, mentre a maggio verranno selezionati i vincitori per i singoli Paesi, che si cimenteranno poi a livello internazionale.

La parola d’ordine è business friendly.

Per ulteriori informazioni sull’edizione 2014 dei Premi europei per la promozione di impresa, sarà presto possibile visitare il sito web ufficiale e seguire i Premi su Twitter in inglese, francese, spagnolo, italiano o tedesco oppure visitare la pagina Facebook ufficiale dei premi.

Le sei categorie dei premi sono:

– promuovere lo spirito imprenditoriale:
iniziative a livello nazionale, regionale e locale volte a promuovere una mentalità imprenditoriale, particolarmente tra i giovani e le donne

– investire nelle competenze:
iniziative volte a migliorare le competenze imprenditoriali e manageriali
– migliorare il contesto imprenditoriale:
politiche innovative a livello nazionale, regionale o locale, volte a promuovere la nascita e lo sviluppo delle imprese, a semplificare le procedure legislative e amministrative per le aziende e ad attuare il principio “pensare anzitutto in piccolo”, a favore delle piccole e medie imprese

– sostenere l’internazionalizzazione delle imprese:
politiche atte a stimolare le aziende, e in particolare le piccole e medie imprese, a sfruttare maggiormente le opportunità offerte dai mercati interni ed esterni all’Unione europea

– sostenere lo sviluppo dei mercati verdi e dell’efficienza delle risorse:
iniziative di supporto all’accesso delle PMI ai mercati verdi, ad esempio mediante sviluppo delle competenze nei settori green ed erogazione di finanziamenti in materia di ecosostenibilità

– imprenditorialità responsabile e inclusiva:
promozione della responsabilità sociale d’impresa all’interno delle piccole e medie imprese e dell’imprenditorialità tra i gruppi svantaggiati, come disoccupati, in particolare quelli a lungo termine, migranti regolari, disabili o persone appartenenti a minoranze etniche.

Il concorso si svolge in due fasi: i candidati devono prima concorrere a livello nazionale per poi essere ammessi a cimentarsi a livello europeo. Per il concorso nazionale ciascun Paese selezionerà entro il maggio 2014 due candidature da designarsi per il concorso europeo.

La rosa dei prescelti sarà stabilita dalla giuria europea. Tutti i classificati delle competizioni a livello nazionale ed europeo saranno invitati a presenziare alla cerimonia di premiazione che dà un riconoscimento ai vincitori per le loro iniziative ed offre loro l’opportunità di presentarsi in un contesto europeo. I vincitori riceveranno i premi durante una cerimonia che si terrà il 2-3 ottobre a Napoli in occasione dell’assemblea 2014 delle PMI.

Per ulteriori informazioni sul concorso nazionale, è possibile rivolgersi al punto di contatto nazionale:

Isabella Giacosa
Ministero dello Sviluppo Economico
Dipartimento per l’Impresa e l’Internazionalizzazione
DGPIC – DIV.VI
Via Molise 2
00187 ROMA
Tel: 0039 6 4705 2692
Email: isabella.giacosa@mise.gov.it


Fonte: Comunicato stampa della Commissione Europea del 27/01/2014, http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-74_it.htm

Collegamenti utili: Sito ufficiale del Premio, http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/best-practices/european-enterprise-awards/index_en.htm

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Legge di Stabilità 2014: i provvedimenti per la ripresa economica

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La Legge di Stabilità 2014, che reca le misure necessarie a conseguire gli obiettivi di consolidamento dei saldi di finanza pubblica indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2013, è uno dei 4 pilastri dell’azione del Governo Letta in campo economico, assieme al Piano Destinazione Italia, al Piano di privatizzazioni ed alla spending review.

Il Disegno di Legge del Governo, a seguito dell’iter parlamentare di approvazione, è stato modificato ed arricchito.

Il testo definitivo affronta i due principali fattori di criticità del sistema produttivo: l’alto costo del lavoro e la difficoltà di accesso al credito.

CUNEO FISCALE

Si persegue, in particolare, la riduzione del cuneo fiscale, che significa meno tasse per le imprese e maggiori risorse in busta paga per i lavoratori:

per le imprese: deduzione del costo di personale per i soggetti passivi IRAP che stipulino contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato ad incremento d’organico a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2014;
 

per i lavoratori: aumento detrazioni IRPEF e riduzione dei premi e contributi INAIL (il beneficio è concentrato sui redditi più bassi);
 

istituzione del Fondo per la riduzione della pressione fiscale.

ACCESSO AL CREDITO

La Legge di Stabilità prevede l’introduzione del “sistema nazionale di garanzia”, con la finalità di facilitare l’accesso al credito delle imprese e delle famiglie.
In tale sistema sono compresi:

– il Fondo di garanzia per le PMI, ulteriormente finanziato per 200.000.000 di euro all’anno dal 2014 al 2016; 

– la sezione speciale “Progetti di Ricerca e Innovazione“, istituita nell’ambito del medesimo Fondo;

– estensione dell’ambito operativo della Cassa Depositi e Prestiti, che potrà intervenire in favore di tutte le imprese e potrà anche acquistare titoli emessi nell’ambito delle operazioni di cartolarizzazione concernenti crediti verso piccole e medie imprese.

OCCUPAZIONE GIOVANILE

La Legge prevede:

– che l’incentivo straordinario volto all’assunzione ed alla stabilizzazione di giovani fino a 29 anni possa essere ulteriormente finanziato dalle regioni e dalle province autonome;

– la proroga di determinate fattispecie contrattuali (strettamente indispensabili per l’attività di gestione dei fondi strutturali europei) da parte delle Province, in vista dell’avvio della cd. Youth Guaranteee per consentire il regolare funzionamento dei servizi per l’impiego;
 

– che gli interventi per l’accesso al mercato dei capitali debbano prioritariamente essere indirizzati ai giovani imprenditori agricoli che abbiano un’età tra i 18 ed i 40 anni; in particolare, che alla scadenza della concessione o di un contratto di affitto, qualora vi sia una manifestazione d’interesse da parte di un giovane imprenditore agricolo che abbia un’età compresa tra i 18 ed i 40 anni, l’assegnazione dei terreni avvenga al canone base indicato nell’avviso pubblico o nel bando di gara;

– l’istituzione di un Fondo per l’incentivazione di iniziative per la partecipazione dei lavoratori al capitale e agli utili delle imprese e per la diffusione dei piani di azionariato per lavoratori dipendenti.

CONOSCENZA

La Legge di Stabilità rafforza ulteriormente le misure già varate in favore della scuola, dell’università e della ricerca. In particolare, si segnala:

– rafforzamento delle borse di studio per studenti universitari per ulteriori 50 milioni da destinare nel 2014 (da sommare ai 100 previsti nel decreto legge Istruzione).

FONDI STRUTTURALI: SI  RIPARTE
      
La legge di Stabilità dà avvio al nuovo ciclo di programmazione europeo e nazionale 2014-2020, confermando un forte impegno nell’ambito delle politiche di coesione territoriale in favore del Mezzogiorno, ma anche delle aree del Centro–Nord, per un ammontare superiore ai 110 miliardi:

– Stanziamento della quota di cofinanziamento nazionale, che si aggiunge alla quota dei Fondi strutturali Ue, pari a circa 30 miliardi da destinare prevalentemente al Mezzogiorno;
 

– Rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e la coesione (ex Fas) per 54,8 miliardi da destinare a interventi per lo sviluppo, anche di natura ambientale, da ripartire per l’80 per cento alle aree del Mezzogiorno e per il 20 per cento alle aree del Centro-Nord; di tali risorse, tuttavia, è iscritta in bilancio soltanto una quota pari all’80 per cento (43.848 milioni), subordinando l’utilizzo della restante quota di 10.962 milioni ad una verifica a metà periodo del ciclo di programmazione in merito all’effettivo impiego delle risorse assegnate.

TASSAZIONE SULLA CASA

La Legge di Stabilità supera il sistema di imposizione immobiliare locale incentrato sull’Imu, introducendo l’Imposta Unica Comunale (IUC) che alleggerisce il carico tributario per 1 miliardo complessivo.
La IUC si basa su due presupposti impositivi:

– uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore (IMU, pagata dai proprietari), che non colpisce le abitazioni principali (salvo quelle di lusso); l’IMU sugli immobili strumentali è deducibile, mentre i fabbricati rurali ad uso strumentale sono esenti;

– l’altro collegato all’erogazione e alla fruizione di servizi comunali (TASI e TARI).

WEBTAX

Dal 1 luglio 2014 i soggetti passivi che intendano acquistare servizi di pubblicità on line, anche attraverso centri media ed operatori terzi, saranno obbligati ad acquistarli da soggetti titolari di una partita IVA italiana.

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

La Legge di Stabilità contiene numerose misure in favore delle fasce deboli:

– Rifinanziamento ammortizzatori sociali in deroga, contratti di solidarietà e cassa integrazione guadagni straordinaria;

– Potenziamento della carta acquisti ordinaria: estensione soggettiva e territoriale della platea dei beneficiari;

–  Ripristino dell’aliquota IVA ridotta del 4 per cento – anziché del 10 per cento – per le prestazioni socio-sanitarie o educative, comprese quelle di assistenza domiciliare o ambulatoriale o in comunità, in favore di anziani ed inabili adulti, di tossicodipendenti e malati di AIDS, di handicappati psicofisici, di minori, anche coinvolti in situazioni di disadattamento e di devianza, rese da cooperative sociali e loro consorzi, sia direttamente sia in esecuzione di contratti di appalto e di convenzioni in generale;

– Istituzione del Fondo per le politiche attive del lavoro, per la realizzazione di iniziative, anche sperimentali, volte a potenziare le politiche attive del lavoro, tra le quali la sperimentazione regionale del contratto di ricollocazione;


– Istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri di un Fondo per i nuovi nati per contribuire alle spese per il sostegno di bambini nati o adottati appartenenti alle famiglie a basso reddito

RISPARMIO ED EFFICIENZA ENERGET, ICA

La Legge dispone il mantenimento delle detrazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica: vengono prorogate al 31 dicembre 2014 la misura della detrazione al 65 per cento (mentre per il 2015 si prevede una detrazione del 50 per cento) e la detrazione al 50 per cento per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (fino a spesa di 96 mila euro), mentre per il 2015 si prevede una detrazione del 40 per cento.
Con riferimento agli interventi antisismici, viene prorogata al 31 dicembre 2014 la detrazione al 65 per cento, stabilendo una detrazione del 50 per cento per il 2015.
Con riferimento all’acquisto di mobili viene specificato il termine finale (31 dicembre 2014) entro cui devono essere sostenute le relative spese.
Si autorizza Cassa Depositi e Prestiti a prestare garanzia sui finanziamenti relativi agli interventi di efficientamento energetico delle infrastrutture pubbliche e, infine, autorizza per un importo di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2014 al 2020 la concessione di contributi in conto capitale ai Comuni e ai loro consorzi per la realizzazione delle reti urbane di distribuzione del gas metano, al fine di consentire il completamento del programma di metanizzazione del Mezzogiorno.

SVILUPPO DELLE PMI E INTERNAZIONALIZZAZIONE

La Legge impegna la spesa di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015 e di 100 milioni di euro per il 2016 per finanziamenti agevolati nella forma di contratti di sviluppo nel settore industriale e nel settore turistico; viene, inoltre, incrementato di 100 milioni di euro per il 2014 e di 50 milioni per il 2015 il Fondo per la crescita sostenibile; per incrementare la dotazione del Fondo rotativo destinato alla concessione di finanziamenti a tasso agevolato alle imprese esportatrici a sostegno del loro processo di internazionalizzazione, si autorizza la spesa di 50 milioni di euro per il 2014; per sostenere il credito all’esportazione si rifinanzia con 200 milioni di euro il Fondo di cui all’articolo 3 della L. n. 295/73.

Sempre a favore delle attività produttive, si modifica la disciplina c.d. Aiuto alla crescita economica (ACE), al fine di incrementare, per il triennio 2014 -2016, la quota di rendimento nozionale del nuovo capitale proprio deducibile dal reddito imponibile; si concede, inoltre, alle società di capitali ed agli enti residenti sottoposti a IRES la possibilità di effettuare la rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2012, attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva con aliquota del 16 per cento per i beni ammortizzabili e del 12 per cento per i beni non ammortizzabili.

In ambito agricolo, vengono ripristinate le agevolazioni per la piccola proprietà contadina e la facoltà, per le società di persone e di capitali che svolgono esclusivamente attività agricola, di optare per la determinazione del reddito su base catastale anziché in base al bilancio. Vengono, inoltre, riaperti i termini per la rivalutazione contabile dei terreni agricoli e viene, altresì, disposto l’incremento della misura dei consumi medi standardizzati di gasolio da ammettere all’impiego agevolato.

RETI DI IMPRESE

La Legge istituisce un Fondo con una dotazione pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015 destinato al sostegno delle imprese che si uniscono in Associazione temporanea di imprese (ATI) o Raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) al fine di operare su manifattura sostenibile e artigianato digitale.

Fonti di documentazione

Sintesi della Legge di Stabilità a cura della Presidenza del Consiglio

Scheda su Stabilità 2014 pubblicata sul sito della Camera dei Deputati

Testo della Legge di Stabilità 2014 su Slideshare:

Destinazione Italia: il testo del Decreto-legge in vigore dal 24 Dicembre 2013

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Il DECRETO-LEGGE 23 dicembre 2013, n. 145 (pubblicato sulla GU n. 300 del 23/12/2013) prevede interventi urgenti di avvio del Piano “Destinazione Italia”, per il contenimento delle tariffe elettriche, gas ed RC-auto, per l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015.

GLOSSARIO: Cosa è il Fondo per la Crescita Sostenibile (FCS)

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Con la riforma degli incentivi alle imprese di cui al DL “Crescita 1” (decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134), il FIT – Fondo per l’innovazione tecnologica ha assunto la denominazione di “Fondo per la crescita sostenibile”.

Il nuovo Fondo è destinato al finanziamento di programmi e interventi con un impatto significativo in ambito nazionale sulla competitività dell’apparato produttivo, con particolare riguardo alle seguenti finalità:

  • la promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione di rilevanza strategica per il rilancio della competitività del sistema produttivo, anche tramite il consolidamento dei centri e delle strutture di ricerca e sviluppo delle imprese;
  • il rafforzamento della struttura produttiva, il riutilizzo di impianti produttivi e il rilancio di aree che versano in situazioni di crisi complessa di rilevanza nazionale tramite la sottoscrizione di accordi di programma;
  • la promozione della presenza internazionale delle imprese e l’attrazione di investimenti dall’estero, anche in raccordo con le azioni che saranno attivate dal ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Con decreto interministeriale 8 marzo 2013 sono state definite le priorità, le forme e le intensità massime di aiuto concedibili dal Fondo. In particolare sono state individuate le seguenti tipologie di interventi:

  • interventi per il sostegno dei progetti di ricerca e sviluppo, finalizzati, nell’ambito definito dal programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte 2020”, a sostenere progetti volti ad introdurre significativi avanzamenti tecnologici tramite lo sviluppo di tecnologie abilitanti (tecnologie ad alta intensità di conoscenza e associate ad elevata intensità di R&S, a cicli d’innovazione rapidi, a consistenti spese di investimento e a posti di lavoro altamente qualificati) o di tecnologie che consentano di fronteggiare le “sfide per la società” definite in accordo con la strategia Europa 2020;
  • interventi finalizzati al rafforzamento della struttura produttiva del Paese, diretti a: incrementare la capacità competitiva di settori e comparti produttivi che necessitano di un riposizionamento competitivo e di una riqualificazione dei sistemi di produzione; incrementare e potenziare la base produttiva delle aree territoriali in ritardo di sviluppo, con particolare riferimento alle regioni del Mezzogiorno; riqualificare e riconvertire aree che versano in una situazione di crisi industriale
  • interventi per l’internazionalizzazione delle imprese e l’attrazione di investimenti dall’estero, attuati in raccordo con le azioni attivate dall’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese (ICE). Il Fondo interverrà, in particolare, a sostegno dei progetti delle imprese finalizzati a elaborare adeguati modelli distributivi, sviluppare piattaforme e-commerce e di franchising per le PMI, diffondere e tutelare il “Made in Italy”, favorire la partecipazione a fiere e a gare internazionali, nonché alla realizzazione di una strategia di internazionalizzazione;
  • interventi per “progetti speciali”, diretti a sostenere la riqualificazione competitiva di specifiche aree tecnologiche-produttive ritenute strategiche per la competitività del Paese. Questi progetti potranno prevedere una pluralità di interventi, anche di natura non strettamente agevolativa, come ad esempio interventi per la semplificazione normativa, e saranno finalizzati alla creazione di nuova occupazione o alla salvaguardia dell’occupazione esistente.

Le agevolazioni del Fondo sono concesse nella forma del finanziamento agevolato. La possibilità di concedere incentivi in forma diversa è subordinata al cofinanziamento comunitario o regionale.

Gli interventi del Fondo sono attuati con bandi ovvero direttive del Ministro dello Sviluppo Economico, in cui sono individuati, in particolare, l’ammontare delle risorse disponibili, i requisiti di accesso dei soggetti beneficiari, le condizioni di ammissibilità dei programmi d’investimento o dei progetti di ricerca e sviluppo, le spese ammissibili, la forma e l’intensità delle agevolazioni, nel rispetto delle intensità massime stabilite dalla normativa comunitaria, nonché i termini e le modalità per la presentazione delle domande, i criteri di valutazione dei programmi o progetti e le modalità per la concessione ed erogazione degli aiuti.

SAVE THE LINK! Nuova sezione del sito del Ministero dello Sviluppo dedicata a INCENTIVI E STRUMENTI DI SOSTEGNO

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Salva tra i preferiti la nuova pagina del sito MSE dedicata alle misure di sostegno alle imprese:

La Regione Emilia-Romagna punta al…..gioco di squadra per spingere le esportazioni e l’internazionalizzazione delle imprese

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La crisi morde ancora i freni dello sviluppo, con effetti preoccupanti sui consumi e sul benessere dei cittadini. L’unico segnale di ripresa, ora timido ma in grado – se opportunamente assecondato – di spingere l’economia a crescere di nuovo, è dato dal buon andamento delle esportazioni.
Per questo la Regione Emilia-Romagna ha impostato per tempo una strategia di promozione dei prodotti e delle filiere regionali nei mercati UE ed extra-UE più interessanti (in particolare, i cosiddetti “BRICST”  – chi è in grado di svelare l’acronimo senza ricorrere ad Internet? – e i “NEXT 11” – confesso di aver avuto pure io, in questo caso, delle difficoltà!).
E’ infatti operativa una manifestazione di interesse rivolta a soggetti pubblici (Enti locali, Università, Centri di ricerca, Camere di Commercio) e portatori di interessi collettivi (associazioni imprenditoriali) che presentino, con procedura a sportello fino ad esaurimento risorse e comunque non oltre il 15 Ottobre 2013, progetti volti a favorire l’internazionalizzazione delle imprese regionali. Il cofinanziamento della Regione può arrivare al 50% del costo totale e ad un importo massimo di 150.000 Euro.

Per ulteriori chiarimenti, contatta AGEVO FACILE

A proposito….
– 19 giorni 
all’aperitivo-inaugurazione del mio ufficio!