Ora conviene investire in…start-up innovative!

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Le novità del Decreto MEF 30 Gennaio 2014  – agevolazioni fiscali ex art. 29 del Decreto legge 179/2012 – in sintesi grazie al Sole 24 Ore del 28/03/2014:

Investitori

L’investimento in quote di partecipazione al capitale di start-up innovative può essere:
– diretto,
– indiretto tramite OICR o altre società di capitali,
a condizione che tali soggetti investano prevalentemente (almeno il 70% dei propri investimenti annui) in start-up innovative.

Destinatarie dell’investimento (Start-up innovative)

Società di capitali ( Spa non quotate, Sapa, Srl anche semplificate, cooperative non quotate) con il requisito di residenza soddisfatto in uno dei seguenti modi:
– residenti in Italia ex art. 73 TUIR;
– con sede dei propri affari e interessi in Italia (art. 25 c. 2 lett. c del TUIR);
– residenti in Stato membro UE o in Stati aderenti al SEE e che esercitano in Italia attività di impresa tramite una stabile organizzazione.

Requisiti della start-up innovativa

– Costituita da non più di 48 mesi;
– Sede principale in Italia;
– Produzione annua non superiore a Euro 5.000.000 (dal secondo anno);
– Divieto distribuzione utili;
– Oggetto sociale riguardante prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
– Non derivante da fusione, scissione, cessione;
– Almeno uno dei seguenti: spese in R&S superiori ad una certa soglia (vedi articoli Sole 24 Ore); almeno 1/3 della forza lavoro formato da dottori di ricerca o dottorandi o laureati con esperienza di ricerca; almeno 2/3 della forza lavoro formato da laureati magistrali; almeno una privativa industriale (invenzione);
– non deve aver ricevuto “investimenti” (partecipazioni al capitale) superiori all’importo complessivo di Euro 2.500.000 annui.

Cosa si intende per “investimenti” in start-up

Da mantenere per almeno 2 anni:
– conferimenti in denaro (non in natura) iscritti alla voce “capitale sociale e riserva sovrapprezzo”;
– conferimenti in seguito a conversione di obbligazioni convertibili in azioni o quote di nuova emissione;
– investimenti in quote di OICR;
– compensazione crediti in sede di aumento capitale;
– NON ammissibile acquisto di partecipazione (la norma intende favorire l’immissione di capitale).

Intensità dell’agevolazione

Valevole per i periodi di imposta 2013-2016:
– PERSONE FISICHE: detrazione IRPEF del 19% da calcolare su di un importo massimo di Euro 500.000 annui, quindi corrispondente ad uno sconto massimo di Euro 95.000 annui;
– IMPRESE: deduzione IRES del 20% dà calcolare su di un importo massimo di Euro 1.800.000 annui, quindi corrispondente ad uno sconto massimo di Euro 360.000.

Collegamenti

www.mef.gov.it
www.agenziaentrate.gov.it
www.ilsole24ore.com

RIPRODUZIONE RISERVATA

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DOSSIER – Decreto Valore Cultura convertito in Legge: sintesi e versione integrale (anche su slideshare)

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Il decreto-legge 91/2013 (L. 112/2013) reca disposizioni per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, con particolare riferimento a Pompei e all’area archeologica di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, nonché disposizioni per il rilancio del cinema, delle attività musicali e dello spettacolo dal vivo, con particolare riferimento al tax credit per il cinema e per la musica, e alle fondazioni lirico-sinfoniche. Esso ha fatto seguito ad alcune prime misure adottate nella XVII legislatura con i D.L. 69/2013 (L. 98/2013) e 76/2013 (L. 99/2013).

Il Senato ha esaminato il decreto in prima lettura, apportando modifiche alle disposizioni originarie e inserendo nuovi contenuti. Alla Camera lo stesso è pervenuto il 26 settembre. L’esame si è concluso, con l’approvazione definitiva, il 3 ottobre 2013.
La legge di conversione (L. 112/2013), nonché il testo coordinato, sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’8 ottobre 2013.

Di seguito sono sintetizzate le disposizioni del decreto convertito in legge.

Interventi di tutela e di valorizzazione di luoghi e beni culturali

Un primo intervento disposto dal D.L. 91/2013 riguarda le aree pompeiana e stabiese (art. 1), con l’istituzione dell’Unità “Grande Pompei” e l’approvazione di un piano strategico e di una Soprintendenza specifica. Si prevede, inoltre, l’elaborazione di un piano di sviluppo del percorso turistico-culturale integrato delle residenze borboniche.
Ulteriori interventi si concretizzano in autorizzazioni di spesa per lavori in diversi Musei sul territorio nazionale.

Lo schema di decreto per l’individuazione dei beni culturali che presentano gravi rischi di deterioramento è stato presentato, con riferimento all’utilizzo dei fondi disponibili per il 2013, il 5 novembre 2013 (Atto n. 37). La VII Commissione della Camera ha espresso parere favorevole il 19 novembre 2013.

E’, inoltre, previsto un programma straordinario per la digitalizzazione del patrimonio culturale italiano (art. 2).
Varie disposizioni prevedono l’utilizzo di giovani: in particolare, nel piano strategico per lo sviluppo delle aree del sito Unesco di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, nonché nelle due Soprintendenze, saranno impiegati i giovani per i quali l’art. 2, co. 5-bis, del D.L. 76/2013 (A.C. 1458 – L. 99/2013) ha istituito, per il 2014, il Fondo “Mille giovani per la cultura”.
Inoltre, il Ministero per i beni culturali (MIBACT) avvierà un concorso per selezionare altri 500 giovani da utilizzare nel programma straordinario per la digitalizzazione del patrimonio culturale.
Infine, il D.L. prevede la destinazione di immobili di proprietà dello Stato a studi di giovani artisti italiani e stranieri, per favorire il confronto culturale e la realizzazione di spazi di creazione di arte contemporanea (art. 6).
Durante l’esame al Senato, inoltre, è stato previsto il riconoscimento del valore storico e culturale del carnevale, nonché di altre antiche tradizioni popolari e di ingegno italiane (art. 4-ter).

Interventi per il rilancio del cinema, delle attività musicali e dello spettacolo dal vivo

Il D.L. 91/2013 rende permanente, dal 2014, il tax credit per il cinema introdotto con la L. 244/2007 e oggetto, poi, di varie proroghe. Durante l’esame parlamentare, il beneficio è stato esteso – dalla medesima data – anche ai produttori indipendenti di opere audiovisive (art. 8).
Inoltre, si prevede un credito d’imposta per le imprese produttrici di fonogrammi e di videogrammi musicali, nonché – a seguito dell’esame parlamentare – per le imprese organizzatrici e produttrici di spettacoli di musica dal vivo, al fine di sostenere il mercato dei contenuti musicali e l’offerta di opere dell’ingegno e di promuovere lo sviluppo di artisti emergenti (art. 7).
Per lo spettacolo dal vivo, il D.L. prevede la rideterminazione dei criteri per l’erogazione dei contributi, con effetto dal 1° gennaio 2014. I criteri, da determinare con decreto ministeriale, devono tener conto dell’importanza culturale della produzione svolta, dei livelli quantitativi, degli indici di affluenza del pubblico e della regolarità gestionale (art. 9).
Un importante intervento è volto al risanamento delle fondazioni lirico-sinfoniche che versano in situazioni di difficoltà economico-patrimoniale. Esso fa seguito a quello disposto con l’art. 11, co. 17, del D.L. 76/2013 che ha autorizzato il MIBACT, per l’anno 2013, ad erogare tutte le somme residue a valere sul Fondo unico dello spettacolo (FUS), a favore delle fondazioni, allo scopo di fronteggiare lo stato di crisi del settore e di salvaguardare i lavoratori delle medesime.
In particolare, il D.L. prevede la nomina di un commissario straordinario del Governo, cui le fondazioni lirico-sinfoniche sono tenute a presentare un piano di risanamento, nonché la possibilità di concedere finanziamenti a valere su un Fondo di rotazione, appositamente istituito con una dotazione di 75 milioni di euro per il 2014, e anticipazioni finanziarie, già per il 2013, in favore delle fondazioni che versano in una situazione di carenza di liquidità tale da pregiudicarne anche la gestione ordinaria.

Interventi per assicurare risorse al sistema dei beni e delle attività culturali

Per garantire la regolare apertura al pubblico dei luoghi della cultura, il D.L. prevede la riassegnazione al MIBACT, a decorrere dal 2014, delle somme corrispondenti ai biglietti di ingresso relativi a luoghi della cultura statali (art. 3).
Inoltre, saranno semplificate le procedure per acquisire le donazioni private fino a 10.000 euro e saranno individuate forme di coinvolgimento dei privati nella valorizzazione e gestione dei beni culturali (art. 12).

Collegamenti utili:

Il decreto integrale, assieme alla presentazione sintetica pubblicata dal Governo, è anche disponibile sul profilo Slideshare di Agevofacile, oltre che di seguito:

Il Decreto del Fare è Legge dello Stato: pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale

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Da pochi minuti è in vigore il Decreto del Fare (DL 21 giugno 2013, n. 69) approvato definitivamente dal Parlamento con Legge di conversione 9 agosto 2013, n. 98.
Il testo definitivo è stato, infatti, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n.194 del 20/08/2013 – Suppl. Ordinario n. 63.

Rispetto alla formulazione originaria del Decreto, il Parlamento ha introdotto importanti novità che riguardano i cittadini, le imprese e la pubblica amministrazione.
Sono state, in particolare, estese a nuovi settori (agricoltura e pesca) e a nuove tipologie di investimento (hardware, software e tecnologie digitali) le agevolazioni previste per l’acquisto di macchinari (nuova Sabatini); la garanzia del Fondo ex L. 662/1996 potrà essere, inoltre, richiesta da imprese di ogni settore (anche cooperative sociali e studi professionali). 

Di seguito puoi visualizzare due pagine di approfondimento relative alle misure per le imprese contenute nel Decreto del Fare, tratte dalla Guida pubblicata oggi (20 Agosto 2013) dal Sole 24 Ore:

 

Con Destinazione Italia il Governo riprova ad attrarre imprese ed investimenti esteri

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Non è una novità, nel senso che tutti (o quasi) riconoscono la necessità di attrarre investimenti nel nostro Paese.
Ma tra il dire e il fare …
In Italia non esiste una tradizione di “accoglienza” verso imprese ed investitori esteri capace di trattenerli a produrre e ad impiegare lavoratori nel nostro Paese. In parte i motivi della nostra scarsa attrattività sono “ideologici”: una ambigua interpretazione della “italianità”, la tesi dello sfruttamento delle risorse locali da parte delle multinazionali, etc. Poi citiamo l’individualismo, lo scarso senso civico, i piccoli oligopoli che si teme di scardinare, assieme alla iper-burocratizzazione della Pubblica Amministrazione, tanto causa quanto effetto dei vizi nazionali con cui ci presentiamo al mondo.

Dopo tanto parlare di marketing territoriale, attrazione degli investimenti, invest in Italy, e con il contemporaneo calo verticale dei già esigui Investimenti Diretti Esteri nel nostro Paese, il Governo riprova a definire una strategia per rendere il territorio nazionale più appetibile di quanto non sia ora.

Si comincia una “task force” (cominciamo male, con gli inglesismi!) insediata presso il Ministero dello Sviluppo Economico ma con approccio interministeriale che dovrà produrre in tempi brevi un report e delle linee di indirizzo da sottoporre al Governo, il quale successivamente tradurrà in provvedimenti normativi (si parla di un decreto legge, subito operativo) i suggerimenti della task force.
In modo da presentarci degnamente agli investitori esteri in occasione di Expo 2015.
 

 

Ecco la stringata comunicazione su Destinazione Italia pubblicata sul sito del Governo, all’interno del resoconto sull’ultimo Consiglio dei Ministri:

Il Presidente ha informato il Consiglio dell’iniziativa “Destinazione Italia” per l’attrazione degli investimenti diretti esteri (IDE) nel nostro Paese. “Destinazione Italia” prevede un piano generale per promozione, attrazione e accompagnamento degli IDE che sarà presentato in Consiglio dei Ministri, dopo consultazioni con gli attori rilevanti, in settembre.
 

 
 
Indiscrezioni giornalistiche ci informano sui seguenti, possibili interventi (incentivi, agevolazioni, semplificazioni) di Destinazione Italia:
  • agevolazioni fiscali per acquisto di patrimonio pubblico
  • semplificazione delle procedure per mobilità internazionale di personale extra-UE
  • valorizzazione patrimonio artistico e culturale
  • ampliamento della competenza del Tribunale delle imprese
  • ricapitalizzazione di start-up innovative
  • valorizzazione della filiera agroalimentare in occasione di Expo 2015

  

Insomma, siamo ancora nella nuvola di parole date in pasto ai giornalisti che spesso, in passato, non si sono trasformate in pioggia di misure e soluzioni ai problemi del Paese.

Speriamo, stavolta, in un bel acquazzone!

(gli stralci di articoli qui pubblicati sono tratti dal Sole 24 Ore del 12, 13 e 14 Luglio 2013)

Il Decreto Lavoro premia le imprese che assumono giovani con un contributo fino a 11.700 euro

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Il Decreto Legge 76/2013 (“Decreto Lavoro”) stabilisce, all’articolo 1, che i datori di lavoro che assumono giovani tra i 18 e i 29 anni considerati “svantaggiati” dal punto di vista occupazionale percepiscano dall’INPS un contributo pari ad un terzo della retribuzione lorda mensile imponibile del dipendente, e comunque non superiore a 650 euro mensili per un periodo di 18 mesi.
L’incentivo sarà reso disponibile a breve per le imprese del Mezzogiorno, mentre le Regioni del Centro-Nord, se vorranno avvalersi della dotazione prevista, dovranno darne comunicazione entro il 30/11/2013.
L’articolo riportato sotto è tratto dal dossier “Il nuovo lavoro” allegato al Sole 24 Ore del 10 Luglio 2013.
Per ulteriori informazioni, contatta Agevo Facile

Con il Decreto Lavoro scompaiono i requisiti di età per la Società a Responsabilità Limitata Semplificata (e gratuita!)

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Il Decreto Lavoro, nell’ambito delle semplificazioni per l’autoimprenditorialità, stabilisce che qualsiasi persona, a prescindere dall’età, possa essere socia di una Società a Responsabilità Limitata Semplificata (finora questa forma di società era riservata agli under 35), la quale presenta il seguente regime semplificato:

  • capitale sociale pari ad almeno 1 Euro e inferiore a 10.000 Euro
  • sono ammessi come soci solo persone fisiche
  • l’avvio è praticamente gratuito: esenzione da diritti di bollo e di segreteria e da onorari notarili
  • gli amministratori possono essere estranei alla compagine sociale (novità introdotta dal Decreto Lavoro)

L’articolo sopra riportato è tratto dal dossier “Il nuovo lavoro” allegato al Sole 24 Ore del 10 Luglio 2013.

Per ulteriori informazioni, contatta Agevo Facile

Con il Decreto Lavoro è più facile avviare una Start-up Innovativa

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L’articolo 9 comma 16 del Decreto Legge 76/2013 (“Decreto Lavoro”) ha introdotto semplificazioni di accesso al regime di “Start-up innovativa ” già previsto dall’art. 25 del Decreto Legge 179/2012 convertito con la Legge 221/2012.
La Start-up Innovativa, che potrà godere di agevolazioni fiscali, contributive e contrattuali, deve ora rispettare i seguenti requisiti:

  • essere una società di capitali
  • essere costituita da non più di 48 mesi
  • trattare prodotti o servizi ad alto valore tecnologico
  • rispettare almeno una delle seguenti condizioni: spese in ricerca e sviluppo almeno pari al 15% (prima era il 20%) del maggior valore fra costo e valore totale della produzione; almeno un terzo del personale deve essere dottore di ricerca o aver svolto ricerca certificata; almeno due terzi del personale deve possedere un titolo di laurea magistrale (possibilità introdotta dal Decreto Lavoro); azienda titolare, depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa ad una invenzione (il Decreto Lavoro ha aggiunto i diritti relativi ad un programma di elaboratore originario registrato)
L’articolo e lo specchietto seguenti sono tratti dal dossier “Il nuovo lavoro” pubblicato sul Sole 24 Ore del 10 Luglio 2013.
Per ulteriori informazioni, contatta Agevo Facile

(il secondo paragrafo dell’articolo non si legge bene. Provo a rimediare: “…a favore di imprese costituite in forma di società di capitali o cooperative, purché di diritto italiano oppure società europea, le cui azioni o quote non siano quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione.”)

Il Decreto Lavoro contiene novità su incentivi alle assunzioni e autoimpiego

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Propongo alcuni stralci dal Sole 24 Ore di sabato 29 Giugno.

Tutte le misure in sintesi:
 
CONTRATTI
INCENTIVI
POLITICHE ATTIVE
USCITA RESPONSABILITA’

 
 
Premio alle imprese per l’assunzione di giovani under 30, pari al 33% della retribuzione mensile lorda del nuovo dipendente (comunque non oltre 650 euro mensili):
 
 
 
(la colonna continua sotto)
 
 
 
 
La società a responsabilità limitata semplificata è estesa a tutte le età:
 
 

Bonus macchinari (nuova Sabatini) previsto dal Decreto del Fare: tasso d’interesse dimezzato e garanzia fino all’80%

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A seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del “Decreto del Fare”, si chiariscono in parte alcune caratteristiche del nuovo bonus macchinari o “nuova Sabatini” (per altri aspetti rimangono invece dei dubbi!):
  • Il contributo sugli interessi sarà pari, si calcola, al 2,7% (con dimezzamento del tasso di riferimento); la restituzione del prestito agevolato dovrà avvenire in 5 anni con rate semestrali
  • Il prestito potrà essere assistito dalla garanzia del Fondo PMI fino all’80%
  • Il plafond della Cassa Depositi e Prestiti sarà pronto solo a partire dal 2014
  • Nel 2014 si prevede di utilizzare 1 miliardo di euro per l’erogazione dei prestiti, nel 2015 750 milioni e nel 2016 750 milioni (la provvista potrà essere aumentata di ulteriori 5 miliardi)
Di seguito vi propongo stralci da un articolo del Sole 24 Ore del 23 Giugno 2013.