Reportage – Verso Nord: il ponte di ingresso alla (mai realizzata) Grande Parma

Galleria

Ponte a Nord accarezza il cielo_Parma

Ponte a Nord accarezza il cielo_Parma

Doveva essere la porta di ingresso alla metropoli europea vagheggiata, ancora un decennio fa, dall’allora Sindaco Elvio Ubaldi. “Parma Città Cantiere”, lo slogan che aveva attirato consensi unanimi (da parte dell’establishent locale) o comunque maggioritari (da parte dei cittadini), si è tradotto in parte in un complessivo miglioramento estetico ed infrastrutturale della città. Negli anni rampanti dell’ubaldismo, tuttavia, si è persa un po’ la bussola.

Una città di servizi per tutta l’area vasta circostante. Una capitale, finalmente, europea. I sogni di gloria dei Farnese, dei Borbone, di Maria Luigia provavano a prendere forma a cavallo del nuovo millennio grazie al Bonaparte di via Montanara. Stampa e TV locali elogiavano il grande Sindaco che intendeva dotare la città di una metropolitana e rivoluzionare la stazione ferroviaria per adeguarla ad un flusso crescente di persone, competenze, affari.

Il Ponte a Nord, comprensivo di uffici, vetrine e negozi, avrebbe dovuto essere il biglietto da visita della nuova Parma europea per tutti coloro che sarebbero arrivati nella città emiliana con l’autostrada. Parma sede dell’Authority alimentare (EFSA), destinata ad occupare uno spazio proprio in prossimità del nuovo ponte.

Poi la grandeur è continuata con il delfino di Ubaldi, Pietro Vignali, che inizialmente ha confermato e rilanciato tutti i progetti del Napoleone emiliano. Come l’avventura dell’Imperatore francese, anche quella delle giunte civiche o di centro-destra è finita male: inchieste giudiziarie, debiti alle stelle, opere faraoniche mai iniziate o, peggio, iniziate ma bloccate dalla mancanza di denaro.

Il Ponte a Nord è stato realizzato, come la nuova sede dell’EFSA. Tuttavia è, tuttora, desolatamente vuoto. Vetrina delle eccellenze alimentari? Incubatore per start-up di giovani? Il nodo della destinazione deve essere ancora sciolto. Poiché la metropoli ubaldiana non si è realizzata (per fortuna, mi scappa di dire), il Ponte a Nord, a prescindere dai giudizi sulla sua estetica, fatica a trovare una sua funzione nella Parma afflitta dagli scandali e dalla crisi economica.

Beninteso, a me piace. Ma ha il vizio originario di rientrare in una visione della città ormai superata.

Due vie del vicino comparto EFSA portano i nomi impegnativi di Giulio Cesare e Carlo Magno. Ecco, se a Parma la classe dirigente si fosse un po’ meno identificata nei due grandi comandanti, non avremmo forse avuto il problema di riempire un ponte di uffici, negozi, attività.

 

Ponte a Nord_Parma_prospettiva da Nord

Ponte a Nord_Parma_prospettiva da Nord

Ponte a Nord_Parma_da Nord 1

Ponte a Nord_Parma_da Nord 1

Ponte a Nord sul Parma

Ponte a Nord sul Parma

Ponte a Nord da vicino - riflessi - Parma

Ponte a Nord da vicino – riflessi – Parma

Ponte a Nord verso via Reggio

Ponte a Nord verso via Reggio

Ponte a Nord con ferrovia - Parma

Ponte a Nord con ferrovia – Parma

EFSA_Parma

EFSA_Parma

 

RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

3 pensieri su “Reportage – Verso Nord: il ponte di ingresso alla (mai realizzata) Grande Parma

  1. Ciao, io sono di Parma e, se possibile, vorrei fare qualche precisazione. La giunta Ubaldi è vero che migliorò esteticamente la città creando però debiti a non finire, dirottandoli sulle società partecipate che già arrancavano a quei tempi. La giunta Vignali se vogliamo ha addirittura peggiorato la situazione, continuando in ciò che aveva fatto Ubaldi e condendolo con corruzione, mazzette, droga, appalti truccati, ecc. (non lo dico io, ci sono sentenze già definitive su questo). La giunta Vignali è arrivata ad intascarsi perfino i soldi per le mense scolastiche degli asili.
    Quando i parmigiani si sono trovati a dover fare una scelta per il nuovo sindaco, in ballottaggio c’erano un “coraggiosissimo quanto penoso” Ubaldi, uno spocchioso Buzzi (ex vice-sindaco di Ubaldi e Vignali), un poco credibile Ghiretti (giunta Vignali), Bernazzoli (presidente della provincia in carica per entrambe le giunte Ubaldi e Vignali) e l’esordiente Pizzarotti. I parmigiani hanno preferito di gran lunga l’inesperienza di Pizzarotti all’esperienza costruita di tutti gli altri e quello che ha fatto pendere l’ago della bilancia non è stato l’inceneritore (come dicono tutti), ma il fatto che Pizzarotti non avesse mai avuto niente a che fare con le giunte precedenti. Ora veniamo al ponte, facente parte di tutte le opere faraoniche della testa malata di Ubaldi. Il ponte non ha ancora avuto una collocazione perchè in Italia esiste una legge (a mio avviso giustissima) che vieta la costruzione di negozi o attività sui ponti (con le due eccezioni di Ponte Vecchio a Firenze e il Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa). L’attuale giunta sta lavorando per terminare altri cantieri già iniziati (la stazione nuova è appena stata ultimata) e, nel frattempo, sta cercando di interessarsi per avere una deroga al divieto in modo da dare vita al Ponte Nord. Premetto che ho sempre votato PD ma se devo essere sincera, l’attuale giunta non sta lavorando male, non sta facendo niente di meno di ciò che avrebbe potuto fare una giunta di sinistra, i problemi ci sono ma dove non ci sarebbero ? Ricordo sempre che l’attuale Sindaco si è ritrovato 900 milioni di euro di debito, eravamo indebitati come Torino che ha organizzato le olimpiadi !

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...